Salute animale integrata
L’utilizzo massivo dei farmaci negli allevamenti ha gravi conseguenze a livello ambientale e di salute pubblica, come la farmacoresistenza e i residui ambientali. Si deve trovare una alternativa utilizzando pratiche mediche di tipo preventivo e sistemico.
Il fenomeno della antibioticoresistenza causa gravi problemi di salute pubblica: molti ceppi batterici, anche di pertinenza umana, sono resistenti a numerosi antibiotici e questo è legato anche al forte utilizzo di antibiotici in ambito zootecnico, per il quale il nostro paese figura purtroppo tra i peggiori in ambito europeo.
La presenza di residui farmacologici nelle feci degli animali determina un danno alla biodiversità: le avermectine, ad esempio, sono molecole ad ampio spettro e persistenti, hanno effetti tossici su moltissimi insetti utili, in particolare sulla fauna coprofaga (coprofagi e stercorari) che svolge una funzione ecologica fondamentale: permette agli organismi vegetali di utilizzare i minerali e nutrienti presenti negli escrementi e favorire la fertilizzazione ed il rimescolamento del suolo.
I residui dei farmaci veterinari possono inoltre raggiungere le falde creando inquinamento.
INVERSION si propone di ridurre l’utilizzo di molecole farmacologiche tramite un approccio sistemico alla salute animale e l’utilizzo di pratiche come la omeopatia e la fitoterapia.
Gli allevamenti sono agroecosistemi, la salute animale è strettamente correlata agli altri elementi del sistema come suolo terra e vegetali. In un allevamento agroecologico l’obiettivo principale è il mantenimento della salute animale tramite l’equilibrio tra esigenze degli animali, dell’uomo e dell’ambiente.
Nell’ecosistema agricolo si possono creare tendenze allo squilibrio concentrando gli animali, diminuendo la biodiversità, spingendo le produzioni in senso quantitativo, ponendo il sistema in condizioni di rischio.
L’impostazione sanitaria sistemica e integrata proposta da INVERSION comprende la valutazione dell’intera azienda agrozootecnica, azioni di monitoraggio e interventi correttivi il più possibile preventivi.
Le strategie di monitoraggio sono essenziali per avere un controllo continuativo della situazione, utilizzando metodi di rilievo dei dati sanitari, produttivi, riproduttivi e opportuni momenti di analisi e di discussione dei dati stessi insieme agli allevatori.
Lavorare in modo sistemico e preventivo significa agire non solo per la salute, ma anche per la efficienza produttiva ed economica dell’allevamento, in quanto animali sani e ben gestiti e alimentati producono in modo equilibrato.
Le soluzioni non devono essere, se non in casi isolati, input chimici esterni al sistema, ma apporti di tipo culturale e informativo; per esempio, la ricerca di forme organizzative più vantaggiose per l’equilibrio del sistema che servano a salvaguardare la salute animale. O ancora l’elaborazione di una nuova razione alimentare, pratiche di management, una selezione genetica che sia indirizzata ad una maggiore rusticità.
Si propone l’utilizzo di medicine che rafforzano le reazioni adattative e che non abbiano impatto ambientale, quali la omeopatia e la fitoterapia.
La medicina omeopatica si dimostra di valido aiuto nel trattamento di traumi, mastiti, forme enteriche e problemi ruminali, la fitoterapia per il trattamento di patologie cutanee quali le micosi e per alcune verminosi intestinali.
Va assolutamente evitato l’utilizzo routinario di farmaci veterinari, come gli antiparassitari, che nella pratica corrente si somministrano in modo periodico a tutti gli animali presenti in azienda.
In zootecnia sostenibile bisogna fare in modo che gli animali siano in grado di reagire efficacemente agli insulti morbosi e contenere la presenza dei patogeni tramite strategie integrate. Il primo obiettivo si raggiunge tramite una corretta alimentazione basata soprattutto sui foraggi e ricercando un benessere animale basato sulla buona relazione persona/animale, in quanto l’assenza di stress permette al sistema immunitario di essere più efficace.
Parlando di parassiti, essi sono naturalmente presenti, in moderata quantità, in un ambiente sano e in un animale sano pascolante. È necessario un attento monitoraggio del gruppo di animali allevati tramite analisi parassitologiche: l’assistenza tecnica di INVERSION elabora con gli allevatori un Piano di Monitoraggio Parassitologico Aziendale che prevede di effettuare analisi sia qualitative che quantitative in modo periodico su tutti i gruppi di animali presenti in azienda. I risultati dell’analisi vengono considerati dalla veterinaria in relazione allo stato di salute degli animali e alle loro produzioni, per valutare se sia necessario un trattamento specifico o strategie integrate di tipo ambientale come sanificazioni di alcune aree o rotazioni dei pascoli che riducano la carica infestante ambientale.
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