SERVIZI ECOSISTEMICI

Benessere Animale

A cura di Francesca Pisseri

I NVERSION pone il benessere animale tra i suoi principali obiettivi.  Gli allevatori e i tecnici condividono una visione di profondo rispetto degli animali e la disponibilità a dedicare tempo e risorse in modo che le esigenze degli animali siano soddisfatte.

La gestione “felice” degli animali crea benessere per l’allevatore e gli operatori, crea modalità di lavoro con contenuti emotivi gradevoli.

Nella visione agroecologica il benessere animale fa parte della area della sostenibilità etica dell’allevamento. Viene sempre più concordemente sentita la necessità, da parte della società civile, di garantire agli animali, considerati esseri senzienti, condizioni di benessere considerando standard sempre più elevati.

Il benessere va inteso non solo come stato di assenza di sofferenza, di manifestazioni patologiche o di turbe comportamentali, ma anche come piena espressione delle caratteristiche di specie e di razza, delle attitudini, della possibilità di relazionarsi, trattandosi di specie sociali, sia con la loro specie che con specie differenti come l’uomo.

Il rispetto del benessere si inserisce in una visione etica delle produzioni animali e ad esso viene data una netta prevalenza in INVERSION, anche a discapito della capacità produttiva dell’animale. Tale scelta è economicamente compensata da longevità degli animali, risparmio sui farmaci e sul mangime. È compensata, inoltre, dalla qualità del lavoro e dalla piacevolezza di approcci meno stressanti per l’uomo e l’animale.

L’attenzione è rivolta sia alla condizione fisico-sanitaria degli animali allevati sia a quella “mentale” o psicologica, nonché all’armonia tra animale ed ambiente esterno, in una visione ecologica.

INVERSION ha elaborato un protocollo di monitoraggio del benessere animale che comprende la valutazione delle condizioni fisiche e psicologiche degli animali e l’adeguatezza delle strutture, ad esempio l’allocazione delle abbeverate in modo che tutti gli animali possano agevolmente bere.

Si considerano anche le competenze etologiche dell’allevatore, la sua capacità di avere comportamenti rassicuranti e di saper esprimere autorevolezza con gli animali, le possibilità che hanno gli animali di esprimere comportamenti di tipo parentale, di gioco, sociale, sessuale e di movimento.

Si guarda il modo che hanno gli animali di comunicare; per esempio tanto più le vacche sono espressive e comunicative, anche rispetto a stati emotivi, tanto più questo rappresenta il benessere di mandria, in quanto animali sociali. L’apatia è segnale di malessere, la non-espressione delle pulsioni e dei sentimenti è segno di mancanza di manifestazione dell’etologia.

Il sistema di valutazione si basa su punteggi relativi ad osservazioni effettuate da un medico veterinario esperto di bovini.

Si valutano la relazione tra persone addette e animali, l’attenzione dell’allevatore alla longevità dei suoi animali e alla composizione dei gruppi per evitare agli animali stress sociali, le sue competenze nel contenimento e nelle manualità, la gestione della alimentazione dei neonati e degli adulti.

Viene data particolare importanza al tempo dedicato all’osservazione dei comportamenti individuali e sociali. È ottimale se l’allevatore conosce le problematiche relative alle interazioni sociali dei bovini e dedica tempo ad osservare le relazioni, cercando di equilibrare al meglio le esigenze di spazi in relazione ai gruppi e alle dinamiche sociali.

INVERSION organizza formazioni partecipate su etologia e benessere animale.

Benessere e allevamento al pascolo

Allevare gli animali al pascolo viene considerata una pratica virtuosa dal punto di vista del benessere animale: al pascolo vi sono ottimali possibilità di movimento, di gioco, di interazioni sociali.

Gli animali erbivori quando allevati al pascolo, sono liberi di nutrirsi e muoversi seguendo le loro esigenze nutrizionali.

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Favorire la condivisione nello spazio delle diverse specie animali

Specie animali diverse, quali bovini e polli, presentano importanti sinergie nella loro relazione con l’ambiente. Ad esempio, le galline possono razzolare alla ricerca di larve di insetti nelle feci dei bovini, determinandone un naturale compostaggio in campo e nutrirsi di larve di parassiti dei bovini stessi e di zecche.

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Utilizzo di rimedi omeopatici

La pratica omeopatica in zootecnia è di pratica utilità grazie alla sua facilità d’uso, ai costi di gestione contenuti, all’assenza di tossicità e al mancato rilascio di residui sia nei prodotti di origine animale che nell’ambiente.

Il medico veterinario omeopata conduce un’anamnesi approfondita del gruppo, indagando sull’alimentazione, sulle caratteristiche dell’ambiente fisico e sociale e raccogliendo tutte le informazioni utili per una più precisa identificazione delle peculiarità del gruppo e della malattia.

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Impostazione sistemica della salute animale

La presenza veterinaria nell’allevamento ha tra le sue principali finalità la salvaguardia della salute animale ed umana e la tutela del benessere animale, tenendo presenti le esigenze economiche dell’imprenditore agricolo.

Nella zootecnia che voglia perseguire modelli di sostenibilità ambientale e di etica del rapporto uomo-animale, il contributo veterinario dovrà essere di ampio raggio e interfacciarsi con altre competenze quali quelle agronomiche, zootecniche, ecologiche.

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PAW: Participatory Animal Welfare

PAW è un sistema di monitoraggio del benessere animale degli erbivori domestici basato su un approccio partecipativo, che parte dalla visione del benessere animale in chiave globale e relazionale, quindi dell’animale inserito nell’ambiente e nella relazione con gli animali della sua specie e con le persone.

Si basa sull’utilizzo di un insieme di indicatori che permette di osservare con cura e riflettere sulla relazione persona-animale e sulle pratiche aziendali che influenzano il benessere animale.

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FONTI

Francesca Pisseri, Gestione sanitaria dell’ allevamento biologico, UTILIZZO DELlA MEDICINA OMEOPATICA E DELLA FITOTERAPIA, Buiatria 3/2009: 57-63.