Semina diretta
La Semina diretta è una tecnica di agricoltura conservativa che prevede la semina su terreno non arato. I primi esperimenti risalgono alla metà dell’800 e vengono pubblicati dall’Accademia del Cimento. I risultati hanno dimostrato vantaggi economici per le aziende di collina e montagna, soprattutto negli areali con maggiori problemi di precipitazioni.
È una tecnica finalizzata alla difesa del territorio proprio perché non arreca disturbo al suolo e permette così di ricostruire la fertilità del terreno persa a causa delle arature profonde. Inoltre, proprio grazie a questo, la tecnica ha benefici ambientali ed economici in quanto aiuta alla mitigazione dei cambiamenti climatici, conservazione della biodiversità e contenimento dell’erosione superficiale, eliminando i costi relativi alle lavorazioni (macchinari etc).
Nello specifico le lavorazioni tradizionali, con l’uso dei macchinari e con l’aratura profonda, contribuiscono in modo massiccio all’ossidazione della sostanza organica del terreno, liberando anidride carbonica (CO2) in atmosfera.
Dunque, l’applicazione della Semina Diretta è un vero e proprio atto “contenitivo” del problema posto dai cambiamenti climatici sul nostro pianeta. Inoltre, non arrecando disturbo al terreno, la semina diretta, contribuisce ad aumentare l’attività della micro e mesofauna. Fin dal primo anno l’aumento dei lombrichi, organismi molto utili all’agricoltura, contribuisce a tenere arieggiato il terreno negli strati più superficiali.
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